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Città di povere - Trama

"Lasciatevi accompagnare da Romano De Marco attraverso la coscienza sporca del nostro tempo.
Lasciatevi accompagnare nel buio delle anime, nell'abisso senza ritorno del lato oscuro della città. Accompagnate Marco Tanzi, che dall'inferno è appena tornato e deve scenderci di nuovo. Tenete per mano la sua amarezza, in un crescendo di passioni che vi stringeranno il cuore. Per capire qualcosa di più del tempo che abitate, nella vostra illusoria tranquillità".
Maurizio De Giovanni.



Dal prologo:
“Mi chiamo Marco Tanzi.
Sono un ex poliziotto, ex padre di famiglia, ex detenuto. Ho passato quasi otto anni in posti come questo. Quando ne sono uscito, ho scelto di vivere ai margini del mondo, di dormire per strada, di confondermi con gli angoli bui di Milano.
Fino a quando qualcuno ha rapito mia figlia.
Per ritrovarla sono riuscito a risalire la china, a liberarmi dai miei demoni, a reintegrarmi nel cosiddetto mondo civile. E ora, eccomi qui, di nuovo. Stavolta, però, ho una missione. Disperata, come al solito, e dalla quale dipendono parecchie vite.
Sempre ammesso che riesca prima a salvare la mia.”

Sono ormai anni che la ‘Ndrangheta gestisce il traffico della cocaina nel capoluogo lombardo, con la complicità del commissario Matteo Serra, il capo della squadra antidroga di Milano.
Serra è uno sbirro corrotto, con molti scheletri nell’armadio (non solo suoi) e in città esercita un potere pressoché illimitato.
Ma c’è una nuova generazione di criminali, che vuole invadere il mercato con una metanfetamina di ultima generazione, chiamata green inferno dallo straordinario potere di assuefazione. Una sanguinosa rapina nel centro della città segna l’inizio di una guerra senza quartiere tra le due fazioni. La posta in gioco: Milano.
Enrico Salvemini, un sostituto procuratore senza scrupoli, vuole inchiodare Matteo Serra, ma l’unico modo per farlo è giocare sporco. E allora è costretto a scendere a patti col diavolo e fare una proposta a l’uomo che dieci anni prima ha mandato in galera con l’accusa di corruzione: Marco Tanzi. L’ex poliziotto, ormai riabilitatosi, deve tornare a vestire i panni del carcerato per provare a carpire informazioni, essenziali per l’inchiesta di Salvemini, a un ex contabile della ndrangheta finito dentro per pedofilia. Luca Betti tenterà in ogni modo di dissuadere l’amico dall’accettare la proposta, ma senza successo.
Mentre Marco sarà costretto a tornare all’inferno e Luca dovrà vedersela con i suoi problemi personali e con l’enigma di una collega scomparsa, toccherà a Laura Damiani portare avanti l’indagine ufficiale, nel suo nuovo ruolo di capo della squadra antirapine della questura di Milano. Non sarà un compito facile, per la poliziotta, fronteggiare l’escalation di folle violenza che ha colpito la città.
Le strade dei tre protagonisti, fatalmente, si ricongiungeranno in un finale esplosivo dove tutto si rivelerà essere diverso da ciò che sembrava e dove, in un modo o nell’altro, tutte le vicende troveranno una conclusione. Che non sarà indolore.

© 2015 Romano De Marco - HoshiStudio